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Sara Celata: "Con Vibor-A esprimo al meglio il mio gioco"

Intervista a Sara Celata, ex tennista professionista e numero uno italiano del paddle

L'ex tennista professionista, Sara Celata, si è affidata alle racchette della Vibor-A per continuare la sua avventura, iniziata un po’ per caso un po’ per gioco.

Un percorso impegnativo e di sacrificio che in poco tempo l’ha premiata: quarto posto al Mondiale 2014 di Palma di Maiorca, terza classificata all’Europeo 2015 in Olanda e ora miglior giocatrice d’Italia, scalzando l’amica e compagna di squadra Sandrine Testud. Insieme all’atleta francese formano oggi una coppia inseparabile e assai temuta. Entrambe giocano la Serie A per il circolo Le Molette, saldamente in testa al girone dopo le prime tre giornate. Noi l’abbiamo incontrata per capire come mai ha scelto di affidarsi alla nota casa spagnola di racchette e accessori per il paddle.
 

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 Sara Celata, dalla terra rossa al manto “erboso” di questa nuova disciplina sportiva.
 Due sport simili ma per molti versi differenti.

 Rispetto al tennis l’impatto con il gioco è meno duro, è uno sport più semplice da praticare. Quattro amici, che  anche si avvicinano per la prima volta, sono in grado di organizzare un match divertendosi. Poi certo, se vuoi  salire di livello le cose si complicano, ma non necessariamente.

 Da sempre Vibor-A è la tua marca di riferimento per quanto riguarda le racchette. Eppure esistono  tantissimi altri brand e modelli.

 Come ho provato le Vibor-A, sono subito entrata in perfetta sintonia. In particolare il modello con cui gioco è la  Yarara, una racchetta che spinge moltissimo e che allo stesso tempo facilita il gioco di tocco. Non è  esageratamente rigida né troppo morbida e per questo mi aiuta di più nella spinta della pallina rispetto al  controllo. Queste sono le qualità che più si adattano al mio gioco.

 Perché consiglieresti una Vibor-A?

 Intanto perché è davvero un’ottima marca di racchette, da sempre specializzata nel paddle. Poi perché hai una  vasta gamma di scelta, passando da una racchetta più semplice che perdona l’errore a una più “complicata”.  Infine, da non sottovalutare, a differenza di altre marche le Vibor-A sono più longeve, resistenti e si spaccano  di meno.

 Le Vibor-A sono adatte anche a un principiante?
 
 Secondo me sono prodotti più adatti a chi ha già iniziato a giocare a paddle. Direi almeno un livello intermedio.  Non sono racchette elementari perché presuppongono potenza e controllo.

 Quali sono i valori da tenere in considerazione nel momento in cui si sta per comprare una nuova  racchetta da paddle?

 Sicuramente il prezzo gioca la sua parte perché varia da 80 euro fino a circa 600. Quindi una spesa non  indifferente. Poi bisogna valutare il peso che può arrivare anche a 400 grammi. Altri due valori da tener  presenti sono la maneggevolezza e la distribuzione del peso della racchetta. Ovviamente più pesa e più dà  potenza.


E quanto incide nell’economia di scelta l’estetica?


L’influenza per un amatore è tanta, per un professionista è quasi nulla. È infatti in grado di capire subito se con quella racchetta si trova bene oppure no. Ed è la cosa più importante.

Quale consiglio potresti allora dare?

Non lasciatevi soggiogare dall’estetica ma provatele fino a quando non troverete quella giusta per voi, quella che meglio asseconda il vostro gioco. Se nel tennis la differenza la fanno le corde, qui la fa il materiale di cui è composta e che è distribuito al suo interno. Perciò vanno anche bene colore e forma del piatto, ma prestate sempre attenzione al materiale.

 

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