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Padel in rosa, l’esplosione del movimento a livello amatoriale

Sui campi da padel le donne giocano tanto. Lo conferma anche Daniele Scopece, responsabile nazionale dell’associazione sportiva MSP. Rivoluzionaria la formula di un tabellone dedicato esclusivamente a neofiti

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Se negli appuntamenti ufficiali organizzati dal Comitato Paddle, dipartimento della Federazione Italiana Tennis, la presenza delle donne è contenuta, nei tornei sociali e amatoriali i campi da padel vedono una larghissima partecipazione femminile. Partecipazione confermata da club ed enti di promozione sportiva come il movimento MSP, ormai un punto di riferimento per il padel a livello amatoriale.

Nata nel 2015, l’associazione è oggi una realtà da centinaia di giocatori coinvolti lungo tutto lo stivale. Il principio fondante dell’anima MSP, il cui direttivo è oggi composto da cinque persone, è accrescere il movimento del padel in tutta Italia, aiutare a gettare le basi dove questo non è ancora avvenuto e supportare i circoli nell’organizzazione di tornei e clinic.

DSC_0224.JPG“A fine 2015 abbiamo introdotto all’interno del circuito MSP una tappa gratuita per le donne, registrando in quell’occasione dodici coppie. È stata la prima volta in cui abbiamo potuto svolgere un torneo femminile”, ricorda Daniele Scopece, istruttore federale di padel e responsabile nazionale MSP. Per l’ente di promozione sportiva si è trattato di un risultato importante perché grazie anche al passaparola il numero di coppie iscritte è andato aumentando nel corso del tempo.

“Ciò che chiedono le giocatrici a livelli più bassi è la possibilità di giocare più di una partita, evitando così il rischio di incontrare avversarie troppo forti per loro e quindi di uscire subito dalla manifestazione sportiva”

 Un’affermazione che ha trovato subito riscontri positivi da tutti i player che operano nel padel come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo.

E che trova la sua forza nella formula scelta da MSP e seguita da tanti altri circoli in Italia. “La forza della formula MSP – spiega Daniele Scopece – è nella sua stressa struttura: le donne più forti, quelle con punteggio più alto decretato dalle vittorie precedenti, non entrano subito nella fase a gironi ma nel tabellone a eliminazione diretta”. “Ciò garantisce un grande livellamento, assicurando grande divertimento e quella competizione che altrove magari on troverebbero”.

padel4.jpgI gironi sono generalmente di tre coppie e le partite sono di un set unico a 9 game oppure in casi particolari può capitare che si disputino match completi, ovvero al meglio dei tre set. “Poiché il nostro obiettivo è avvicinare più persone possibili al padel, da quest’anno introdurremo una novità: riservare dei tabelloni di gioco esclusivamente ai principianti così che possano evitare di scontrarsi con padelisti che già impugnano una racchetta da tempo”.

Per il responsabile nazionale MSP si conseguiranno così due obiettivi: da una parte aiutare le principianti a integrarsi e trovare anche per il futuro compagne di partita con cui confrontarsi anche in amichevole, dall’altra alimentare la fiducia in sé stesse e aiutarle quindi nel loro percorso di crescita.

In tutti i casi, sono equivocabili gli ingredienti che in questi anni hanno attirato tante giocatrici a frequentare i contest sociali e amatoriali: tante partite, match con avversarie di pari livello, prezzi contenuti, occasioni per conoscere altre padeliste e condividere momenti di socialità, tanto divertimento garantito dal “contorno” e dall’ambiente.

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