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Paddle, cinque nuovi campi a Roma e Padova

Due casi simbolo per capire quanto questo sport cresca in Italia: il Vis Aurelia, focalizzato solo sul calcio, e il TC Padova, club esclusivo di tennis

Continua senza sosta la crescita del paddle in Italia. A testimoniarlo ancora una volta l’inaugurazione di tre nuove strutture in pochi giorni, due a Roma e una a Padova. Nel cuore pulsante della Capitale, in una piccola oasi verdeggiante a pochi passi dal Vaticano, il circolo Vis Aurelia, da sempre focalizzato nel mondo del calcio e del calcetto, ha deciso di investire nel paddle. Il club si è affidato all’esperienza della SuperPaddle per la costruzione di tre campi da gioco, segno inequivocabile di quanto si creda nel futuro di questo sport

Ci sono voluti solamente dieci giorni per la loro installazione e, dalla prossima settimana, i giocatori potranno sfidarsi mettendosi alla prova.

IMG-20160606-WA0014.jpgSpostandoci di qualche chilometro verso il litorale laziale troviamo la Rambla, stabilimento balneare situato sulla spiaggia di Maccarese. Venerdì 17 giugno, a partire dalle 18, sarà inaugurato il primo campo. Ospiti d’eccezione i campioni Sara Celata e Roberto Agnini, i quali saranno a disposizione dei clienti e degli appassionati per tutta l’estate, organizzando lezioni private, corsi e tornei. E cosa c’è di meglio di incrociare le racchette durante il tramonto, quando il sole scompare fra i flutti del Mar Tirreno?

A rispondere ai movimenti romani ci pensa il Veneto, dove cresce la voglia di paddle. Sabato 4 giugno, in collaborazione con la FIT e SuperTennis, è stato inaugurato il primo campo del Tennis Club Padova, circolo rinomato soprattutto per il tennis e i giovani talenti del suo vivaio. Un week end dedicato interamente a questa “nuova” disciplina sportiva che ha raccolto la partecipazione di oltre cinquanta persone nonostante una pioggia fastidiosa.

IMG_0897.JPGAd aprire la due giorni sono stati quattro ospiti d’eccezione, quattro top player impegnati in un divertente match d’esibizione: Roberto Agnini, responsabile sportivo nazionale, Isidoro Spanò, responsabile scuola maestri, e i fratelli Pupillo. Poi i due maestri hanno prolungato il loro soggiorno mettendosi a disposizione dei futuri giocatori: si è iniziato dalle basi, spiegando il paddle e le sue regole, e si è proseguito scambiando qualche colpo.

“Le persone erano così entusiaste da non voler lasciare più il campo. Per loro 45 minuti non erano sufficienti”, scherza un divertito Roberto Agnini. Gli fa eco Marta Conean, delegata di paddle per il Veneto: “C’è moltissimo entusiasmo e il movimento sta crescendo. In meno di una settimana il campo è stato sempre occupato da una cinquantina di persone. E il futuro ci fa ben sperare”. Tanto che nei prossimi tre mesi sarà inaugurata una decina di campi in tutto il Veneto, con qualche piacevole sorpresa.

Ma a meravigliare più di tutti il responsabile sportivo è stata la posizione della dirigenza del club padovano. “Il mondo del tennis è molto chiuso e diffidente verso le novità. Al Nord è difficilissimo che un circolo di tennis si apra anche al paddle senza gelosie”. Perciò, essere chiamato a inaugurare un nuovo campo da paddle in un circolo storico, è per il maestro federale un risultato positivo e incoraggiante. “La manifestazione ha avuto così tanto successo – ci svela al telefono il maestro federale – che presto il TC Padova inaugurerà una seconda struttura”.

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