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Lele Fanti: “Grazie al padel sono rinato”

Intervista a tutto tondo con il campione della Superpaddle: dall’amarezza per l’esclusione dalla Nazionale ai nuovi progetti come maestro e giocatore. Scopriamo insieme a lui e alla sua Black Mamba Edition quali sono i colpi fondamentali nel padel

“Il padel mi ha regalato una vita nuova e in questo sport ho ritrovato la mia felicità”. Sono le prime parole di Emanuele “Lele” Fanti quando ci accoglie al Bola Padel Club dove insegna.

 

Con sorriso sincero e voce piena il giocatore della Superpaddle si apre parlando di sé a tutto tondo, dalla delusione per la mancata convocazione in Nazionale in vista degli Europei portoghesi fino ai progetti futuri come maestro e giocatore.

 

IMG-20171116-WA0017.jpgPotrebbe sembrare un giovedì qualsiasi al Bola Padel Club se non fosse per gli acquazzoni che da qualche giorno si stanno abbattendo su Roma mettendo a dura prova la giornata dei padelisti. Eppure anche oggi, a dispetto delle nuvole che minacciano pioggia, nel club romano continua incessante il viavai di gente impegnata tra lezioni di padel e partite con gli amici. È qui che Lele sta costruendo il suo cammino grazie alla collaborazione con la dirigenza del circolo.

Fino a pochi mesi fa Emanuele Fanti – un passato da tennista alle spalle – era diviso fra il lavoro di routine al ristorante e il padel, la sua vera passione. Poi, un giorno, ha deciso di lasciare la prima strada per dedicarsi completamente allo sport che sta appassionando migliaia di persone in tutta Italia. “Non potete capire quanto sia bello indossare la tuta per giocare a padel e trasmettere agli altri le proprie conoscenze, con pazienza e amore; ho ritrovato quello stesso sorriso di quando, da ragazzo, calcavo la terra rossa dei campi da tennis”.

copertina 1.jpgUn sorriso che è stato però offuscato dalla cocente delusione per la mancata convocazione in Nazionale in occasione del Campionato europeo a Estoril, Portogallo: “Pensavo che questo potesse essere finalmente il mio anno in azzurro, mi sono impegnato tanto per crescere nel gioco eppure non sono stato premiato”. “Sicuramente – puntualizza il campione della Superpaddle – il ct Gustavo Spector avrà avuto le sue ragioni che rispetto: il mio augurio è rivolto a tutti i miei compagni e amici impegnati in terra lusitana”.

Facendo autocritica, l’esclusione dalla Nazionale potrebbe essere stata dettata dalla sua poca esperienza nel giocare con altri compagni che non fossero l’inseparabile Alessandro Tinti: insieme a lui ha vinto numerosi tornei e raggiunto traguardi importanti. “Credo che Gustavo non abbia avuto in mano le carte per valutarmi in coppia con altri giocatori, fondamentale quando si tratta di Nazionale perché bisogna essere versatili e avere la capacità di entrare subito in sintonia con il nuovo partner”. Per questo Lele e Ale hanno preso a tavolino la scelta di seguire anche cammini differenti. “Siamo forse l’unica coppia a non essere mai scoppiata”, afferma con un pizzico d’orgoglio.

IMG-20171116-WA0023.jpgEmanuele Fanti, caparbio e tenace, ha iniziato a partecipare ai tornei federali giocando in coppia con Manuel Rocafort in occasione dello Slam a Milano e, prossimamente, scenderà sul campo da padel con Marcelo Capitani. “All’indomani dell’esclusione in azzurro mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato ad allenarmi ancora con più grinta: oltre alla parte tecnica e tattica, che curo grazie a Roberto Agnini, mio grande amico, e Marcelo Capitani, voglio perfezionare la parte fisica: devo essere più forte, veloce e resistente”.

Il suo colpo migliore è la volée di rovescio, incisiva e velenosa. Ma Emanuele Fanti è anche un destro atipico perché è aggressivo nel gioco e perché fra le sue doti possiede i colpi di chiusura. “Il più delle volte cerco di aprire il campo al mio compagno così da fargli chiudere il punto, ma non sono poche le volte in cui sono io a fare un vincente: alla bandeja preferisco la volée”. Il timing del suo colpo è perfetto come l’esecuzione: poca apertura di braccio, pallina colpita avanti agli occhi e precisione chirurgica.

Nel suo percorso di crescita Lele ha ottenuto un grande aiuto dalla Black Mamba Edition di Vibor-A, distribuita in Italia da Superpaddle e disponibile sul nostro sito. “È una racchetta che mi permette grande spinta ma anche tanto controllo. In più – ed è un pregio importante per chi come me viene dal mondo del tennis – regala tanta sensibilità”.

DSC_0085.jpgOltre a indossare la maglia azzurra, Emanuele Fanti ha un altro sogno nel cassetto: diventare un giorno allenatore di qualche giovane promessa che possa ambire alla Nazionale o calcare l’erba sintetica dei campi World Padel Tour. “Attualmente lavoro come maestro al Bola Padel Club e tengo lezioni private o di gruppo: mi sono messo a disposizione del direttore sportivo Victor Soler per aiutarlo a organizzare tornei e altri eventi sportivi perché le potenziali di questo circolo sono enormi”. Sul nostro sito, nella sezione Lezioni di paddle, è possibile contattare Emanuele per richiedere una lezione.

In questi mesi il campione romano allena sia principianti sia agonisti. “Ai primi insegno principalmente la tecnica, fondamentale, mentre con i secondi vediamo la tattica in campo e pianifichiamo l’attività fisica per fiato e resistenza”. “In ogni caso – puntualizza Fanti – ciò che gli voglio trasmettere sono la mia esperienza e la mia passione per il padel, instaurando con tutti quel giusto feeling e sicurezza nei colpi”.

DSC_0718.jpgE, parlando proprio di colpi da imparare, Lele non ha dubbi su quali siano i più complessi: “La vibora è sicuramente il più ostico perché presuppone perfetto posizionamento del corpo e precisione nell’impatto con la pallina: poiché la velocità di esecuzione è molto alta, si perde facilmente il controllo”. Ma anche il servizio necessita di grande cura e attenzione, come sottolinea lo stesso giocatore che ha scelto la Black Mamba per le sue performance: “Il servizio è complesso perché, non essendo un colpo di rimessa che sfrutta l’energia della pallina in arrivo, devi imprimere tu la giusta forza e dare effetto e angolo per mettere in crisi l’avversario”. Per Fanti non è soltanto un modo per iniziare il punto, quanto il primo passo per crearlo.

DSC_0124.jpgPer la prossima stagione il maestro della Superpaddle, impugnando sempre una Black Mamba Edition, giocherà in Serie A con l’Oasi di Pace, circolo romano dove è cresciuto prima “tennisticamente” e poi “padelisticamente”. In tre anni sono passati dalla Serie B al massimo campionato. “Siamo prima di tutto un gruppo di amici, una famiglia legata dalla stessa passione e dagli stessi obiettivi”. È da questo rinnovato spirito e determinazione che Lele Fanti ripartirà per vestire i colori della Nazionale. E, chissà, il suo debutto arriverà in occasione dei prossimi Mondiali.

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