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Anche in Italia è paddle mania: boom di praticanti e campi

Nel giro di poco tempo i numeri sono raddoppiati. L'obiettivo è quello di raggiungere la Spagna, dove lo sport con racchetta e pallina è diventato un vero e proprio fenomeno sociale

C’è un mercato che ha fatto registrare una crescita spaventosa delle infrastrutture: +800% solamente negli ultimi nove mesi dell’anno scorso. Il mercato di cui stiamo parlando è quello del paddle, gioco di racchetta che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il Paese. Le infrastrutture del caso sono, appunto, i campi da paddle.

La diffusione del paddle in Italia, una tendenza in parte trainata dal fatto che molti Vip che praticano questo sport - da Francesco Totti a Paolo Bonolis - è un fenomeno nuovo, ma che nel recente passato si è già registrato e consolidato in molti altri Paesi. Compresa la Spagna, nazione “vicina all’Italia” non solo geograficamente, ma anche per caratteristiche culturali e climatiche.

CRESCITA A TRIPLA CIFRA

A raccontare questo fenomeno sono, come sempre, soprattutto i numeri, rivelati dal Coordinatore nazionale paddle Gianfranco Nirdaci in una recente intervista a Repubblica. I praticanti del paddle in Italia sono 5 mila. I campi erano appena 6 all’inizio dello scorso anno, a fine anno erano cresciuti dell’800%. E, secondo le stime della federazione, saranno mille entro il 2017: un incremento previsto del 2.000%.

UNO SPORT CHE FA TENDENZA

A trainare il gioco con pallina e racchetta, come anticipato, anche dai Vip. La lista è veramente lunga, fra personaggi dello tv, della musica e dello sport. Qualche nome: ilprincipe Alberto di Monaco, Matilde Brandi, Amadeus, Paolo Bonolis, Neri Marcorè, Roberto Mancini Luca Barbarossa, Diego Maradona, Gabriel Batistuta. Francesco Totti, addirittura, si è fatto installare un campo da gioco nella sua villa e un altro nel resort alle Maldive dove passa le vacanze.

L’ITALIA DEL PADDLE IN MOVIMENTO

La vitalità di questo sport non è passata inosservata dentro ai palazzi dello sport italiano. Il paddle in Italia non ha ancora una federazione propria ed è “ospitato” della Federazione Italiana Tennis, ma sono comunque tangibili i risultati di un’attenzione sempre maggiore a questo sport da parte delle istituzioni sportive nazionali.

Il 31 gennaio è ad esempio partito il primo campionato nazionale a squadre di Serie A, che vede ai nastri di partenza 15 squadre. Nel mese di febbraio sarà la volta anche della Serie B. Inoltre, ai recenti mondiali di Palma di Maiorca ha partecipato la prima nazionale riconosciuta ufficialmente dalla Federazione.

LA SPAGNA NEL MIRINO

L’obiettivo del movimento italiano del paddle è quello di raggiungere entro 10 anni la vicina Spagna. Nel Paese iberico il “fratello minore del tennis” è uno sport molto diffuso con strutture all'avanguardia. Secondo il rapporto della “Estudios de Madison”, i praticanti si attestano intorno a 2 milioni e 300 mila, ai quali vanno aggiunti quasi un milione di giocatori occasionali all'anno.

Attorno al paddle spagnolo c'è un giro d'affari sempre in aumento. Il rapporto Madison rivela un business legato all'incremento dei praticanti, delle strutture e dei servizi offerti dalle stesse. Nel 2013 il fatturato è aumentato per il 44% dei gestori di club sportivi con un'occupazione delle piste in crescita per il 42% rispetto agli anni precedenti.

Il MODELLO SPAGNOLO: I CIRCOLI

Secondo il rapporto Madison, il 77% dei circoli spagnoli possiede al suo interno un bar, il 62,6% il parcheggio, il 51% negozi e così via tra ristoranti, piscine, campi da tennis e calcio. Servizi che contribuiscono ad accrescere il numero di praticanti di Paddle, soprattutto tra gli amatori, tanto che il 93% degli incontri disputati nei circoli sono tornei amichevoli nelle piste piccole che vanno dalla disponibilità da 1 a 4 campi. Per il 71% degli spagnoli la motivazione che li spinge a cercare un campo da Paddle è il prezzo vantaggioso. Per il 46% la vicinanza, per il 41% la qualità delle strutture che nel 51% dei casi ha al suo interno negozi con articoli sportivi di Paddle.

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