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WPT e Assoluti, il grande padel infiamma le capitali europee

Per il paddle è stato un weekend esaltante: a Madrid si sono disputate le finali dell’Estrella Damm Master Final mentre a Roma il Padel Club Laurentina ha ospitato i Campionati Assoluti

È stato un grande weekend di padel in Spagna e in Italia. Mentre infatti a Madrid si disputavano le finali dell’Estrella Damm Master Final, l’ultima e più importante tappa del circuito World Padel Tour, al Padel Club Laurentina di Roma i migliori padelisti si sfidavano per guadagnarsi il titolo di campioni d’Italia.

Pochi giorni dopo la conclusione del Master Ford al Foro Italico i giocatori sono scesi nuovamente in campo, questa volta per essere incoronati come i più forti d’Italia. Palcoscenico dei nove giorni di partite e match combattuti è stata la struttura al coperto del Padel Club Laurentina. Novità assoluta di questa edizione è stata l’assegnazione del titolo italiano di quarta categoria maschile vinto dalla coppia Aureli-Giacinti. Iscritte al torneo 42 coppie, altro segnale che il padel è in espansione.

15591244_1155751064510639_6821856941812350293_o.jpgTornando però ai numeri uno del padel in Italia, a imporsi in finale, in un match spettacolare e mozzafiato, è stata la coppia Sinisi-Burzi che ha superato in tre set (6-3 6-7 6-1) Orecchio-Spizzica. Sul versante del doppio femminile hanno invece trionfato Sandrine Testud e Sara Celata, giocatrice Vibor-A, con un netto 6-1 6-1 sulla coppia Pappacena-Lombardi. Pappacena che ha avuto la possibilità di rifarsi nella finale di doppio misto: insieme a Emanuele Fanti vince il titolo battendo 6-4 6-3 la coppia Polacco-Grimaldi.

Ma ora spostiamoci a Madrid, dove dal 14 al 18 dicembre si è svolto l’Estrella Damm Master Final, tappa conclusiva del circuito World Padel Tour paragonabile oggi all’ATP Master Final di Londra. Per cinque giorni i migliori giocatori e giocatrici del ranking internazionale si sono dati battaglia per guadagnarsi il titolo di “Maestro” e “Maestra”. Al di là di ogni tradizionale pronostico, alla fine hanno vinto le coppie che all’Ifema hanno dimostrato non solo di essere in perfetta condizione psico-fisica, ma anche di saper superare i momenti di difficoltà insieme e con più grinta.

Schermata 2016-12-19 alle 15.31.04.pngÈ il caso, per esempio, delle gemelle Alayeto. Dopo una stagione altalenante nei risultati e nella forma fisica, sono riuscite a sconfiggere le favorite alla vigilia: Marta Marrero e Alejandra Salazar, mettendole già dal primo set in grandissima difficoltà. Imponendo fin dalle prime battute il proprio gioco, Majo e Mapi si sono aggiudicate il primo set per 6-2. Non è mancato lo scatto d’orgoglio delle rivali le quali però non sono riuscite a capovolgere la situazione a loro vantaggio, finendo per cedere le armi al secondo set per 7-6.

Per quanto riguarda il doppio maschile molti si chiedono ancora oggi come sarebbe andata se Pablo Lima non fosse stato costretto a ritirarsi in semifinale per un’infezione renale che già da tempo lo torturava. Di certo alla finale non è mancato lo spettacolo, offerto dalla coppia Navarro-Gutierrez in forma smagliante. 

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Lo spagnolo e l’argentino hanno avuto la meglio su Mieres-Lamperti in due set (6-3 6-4), regalando colpi e giocate di classe che hanno fatto impazzire le tribune del centrale. Tribune che, per la cronaca, erano gremite anche di italiani.

La vittoria di Paquito e Sanyo sugella così un percorso di crescita, sportiva e umana, che abbiamo potuto apprezzare nel corso dell’anno. Per giornalisti e professionisti, sono loro gli eredi della coppia Belasteguin-Lima. E domenica, all’Ifema di Madrid, hanno dimostrato a tutti di avere le carte in regola. 

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