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Virseda, campionessa Vibor-A: “Sarà una collezione di racchette stellare”. L’obiettivo? Una finale WPT

Intervista a tutto tondo alla giocatrice numero 20 del World Padel Tour che promette una stagione esaltante. Dopo i test con i nuovi modelli spagnoli, giocherà al fianco di Villalba impugnando la King Cobra

Una stagione eccezionale, da grandi emozioni. Per Veronica Virseda, la giocatrice di punta della Vibor-A, il 2019 è stato un anno di importanti risultati: quarti di finale nel World Padel Tour e un trofeo alzato in occasione degli Europei di padel a Roma. “Ho ancora tanto da lavorare, soprattutto sotto l’aspetto psicologico”, ci confessa la numero 20 del ranking mondiale. 

 

Dietro il suo sorriso smagliante Veronica cela tanta grinta e determinazione. “Sono pronta a rimettermi subito al lavoro per migliorarmi ancora di più”. E centrare, chissà, una finale del World Padel Tour, il più importante circuito internazionale dedicato ai giocatori professionisti.  

 

IMG_7507.jpgAd affiancare e sostenere il suo percorso di crescita sarà sempre la Vibor-A. Il noto marchio spagnolo, dopo il cambio di proprietà avvenuto verso la fine del 2019, è pronto al rilancio: supportata in Italia dalla Superpadel, unico dealer ufficiale, nelle prossime settimane presenterà la nuova collezione di racchette in carbonio tanto amate dai padelisti italiani. Una collezione che, come assicurano dal quartier generale, supererà ogni aspettativa. “Sto testando alcuni nuovi modelli e sono incredibili”, ci svela la padelista di Toledo classe 1992. “ho sempre preferito giocare con racchette rigide come Copperhead o Yarara, ma nella prossima stagione mi affiderò alla nuova King Cobra, più morbida”.

IMG_8562.JPGLa destra del campo sarà presidiata da Maria Villalba con cui Veronica è cresciuta tanto nel corso del 2019 tanto da raggiungere i quarti di finale e una semifinale al San Javier Challanger. “Abbiamo trovato fin da subito la giusta intesa, un aspetto fondamentale nel padel”. Il che ha permesso alle due spagnole di concentrarsi di più sulla parte tecnico-tattica perché “tutto girasse a meraviglia all’interno della gabbia”. E così sono arrivati i risultati e non solo. Perché a incoraggiarle le ottime prestazioni in campo. “Abbiamo sempre lottato punto su punto, costringendo anche le coppie più forti ad arrivare al terzo set per passare il turno”. 

IMG_6694.JPGPer il salto di qualità occorre lavorare di più sull’atteggiamento all’interno del campo da padel. Perché, come ci ha spiegato a margine della vittoria agli Europei a coppie, “non sempre abbiamo la giusta mentalità”. Al di là del merito delle francesi Collombon e Ginier, che hanno disputato un’ottima finale, Veronica ammette di essere stata troppo discontinua durante i due set. 

A Roma la campionessa della Vibor-A è rimasta impressionata non solo dal livello delle avversarie italiane e francesi, ma anche dall’organizzazione impeccabile e dalle tribune “piene di gente”. “Sono eventi che fanno bene a tutto il movimento – conclude Veronica Virseda – e aiutano sicuramente la crescita di questo sport anche al di fuori del circuito World Padel Tour”. 

 

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