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Tecnica: il rovescio a due mani nel padel

Popolare nel tennis, questo colpo si sta diffondendo anche nel padel. Regina assoluta della sua esecuzione è Marta Marrero, in Italia è la firma di Martina Lombardi. E proprio a lei abbiamo chiesto quando e come usare quest’arma micidiale

Colpo sempre più diffuso nel mondo del tennis, il rovescio a due mani trova però poco spazio nel padel. Eppure, rispetto a quanto si possa credere, non va assolutamente demonizzato. Esistono infatti situazioni in cui si può rivelare non solo utile, ma anche vincente. A patto, però, che si rispettino regole d’esecuzione e condizioni di gioco.

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Se in Spagna è il timbro di fabbrica della campionessa Marta Marrero, attuale numero uno World Padel Tour, in Italia chi ha fatto del rovescio a due mani un’arma micidiale, perfetto nell’esecuzione e nell’estetica, è stata Martina Lombardi. “È un colpo che mi sono portata dietro dal tennis – ci racconta l’atleta del Circolo Canottieri Aniene – e presto sono riuscita ad adattarlo anche al padel, dove cambia radicalmente la tipologia di gioco”. Dentro la gabbia, come è ormai noto, è fondamentale riuscire a tenere la palla sempre bassa dopo il rimbalzo, caricarla d’effetto e preferire i cambi di ritmo, la precisione piuttosto che la potenza.

 

 “Non in tutte le occasioni possiamo ricorrere al rovescio a due mani – avverte la numero 10 d’Italia – perché con una palla uscita da parete, per esempio, è molto difficile trovare il giusto impatto, il corretto equilibrio e non cadere facilmente in errore”. Per la Lombardi, quindi, la scelta più naturale ricade sulla risposta al servizio o in palleggio diretto, che sia incrociato o lungolinea. Senza “gioco di sponde”.

 
Ad aiutare poi i padelisti nell’esecuzione sono intervenuti anche brand di prestigio come Vibor-A: seguendo la nuova tendenza hanno così realizzato nuovi modelli di racchette dal manico leggermente più lungo per facilitare l’impugnatura a due mani.

 

L’ESECUZIONE

  1. 1)        Per l’impugnatura Martina Lombardi consiglia di ricorrere alla continental a meno che non si giochi a tennis da anni; in quel caso meglio lasciarla invariata.

 

  1. 2)        Dalla posizione d’attesa iniziamo la preparazione del colpo ruotando il corpo lateralmente e portando la racchetta da padel leggermente all’indietro. Il consiglio di Martina Lombardi è di non aprire eccessivamente perché si rischia di perdere il controllo e non centrare il punto d’impatto.

 

  1. 3)        Con il peso del corpo saldamente proiettato in avanti, si portano le braccia in avanti con un leggerissimo movimento “swing”. L’impatto palla-racchetta dovrebbe avvenire a metà fra il piede anteriore e quello posteriore.

 

  1. 4)        Dopo aver colpito la palla, continua il movimento delle braccia per il finale. Dovranno dirigersi verso la spalla opposta in modo naturale, come se ti stessi mettendo una sciarpa intorno al collo.
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