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Ritratto di un campione: Luca Mezzetti

Abbiamo intervistato il giocatore della Vibor-A: riservato fuori da campo, sull’erba sintetica si trasforma in una macchina da guerra. Grazie anche alla sua Yarara Champ Edition sta ottenendo ottimi risultati che gli hanno valso la prima convocazione in Nazionale

Più che le parole sono i fatti – e i risultati – a parlare per lui. Luca Mezzetti, classe 1987 e giocatore Vibor-A, è uno di quei ragazzi che non ama particolarmente parlare di sé in pubblico. È un ragazzo riservato che in un campo da paddle, però, cambia completamente atteggiamento: la sua energia si trasforma in aggressività sulla pallina e diviene, nei momenti critici, un valido sostegno per il suo amico e compagno Michele Bruno.

Come molti giocatori in Italia, anche Luca vanta un passato da tennista. Gli anni spesi sulla terra rossa, dove nel tempo ha conquistato la II categoria, si sono trasformati oggi in lavoro: è maestro di tennis al CT Eur di Roma.

DSC_0084.jpgPerò, come esce dal campo da tennis, si tuffa subito sull’erba sintetica di un campo da paddle dove gioca e insegna. “Nella mia vita ho due grandi amori: il tennis e il paddle, sport quest’ultimo dove tuttora cerco quotidianamente di dare il meglio”, dichiara il giocatore della Vibor-A.

La costanza, la determinazione e gli allenamenti con Tomas Mills, l’argentino che già in tempi insospettabili era divenuto a Roma il punto di riferimento per quanti volevano avvicinarsi al paddle e diventare giocatori di ottimo livello, hanno dato i loro frutti. 

Dal 2015, anno in cui ha scoperto l’amore per il padel, Luca Mezzetti è cresciuto tantissimo in termini di tecnica, qualità del gioco espresso e posizione in classifica. Istruttore federale di I livello, è attualmente 2.1

Ma il vero salto, il suo momento d’oro lo sta vivendo in questo 2017: grazie a un incoraggiante avvio di stagione e ai buoni risultati conquistati sul campo da paddle, Luca Mezzetti e il suo compagno di revés Michele Bruno sono stati chiamati al primo raduno della Nazionale dal commissario tecnico Gustavo Spector. In ballo c’è la convocazione per gli Europei di Lisbona che si svolgeranno il prossimo novembre.

DSC_0279.jpg“Essere al Salaria Sport Village (circolo che ha ospitato il primo raduno, ndr) insieme a tanti altri giocatori forti, essermi affacciato nel giro della Nazionale e avere così la chance di vestire la maglia azzurra sono state per me emozioni grandissime”, racconta un entusiasta Mezzetti.

Per il giocatore della Vibor-A è il giusto riconoscimento che si è guadagnato sul campo a suon di bandeja e smash, il suo colpo preferito. “Ho curato fin da subito la sua esecuzione perché volevo divenisse letale per gli avversari”.

Il segreto, il modo in cui il padelista riesce a sprigionare tanta potenza, è nel caricamento delle gambe. Ma non solo, perché ad assisterlo ha un’arma micidiale al suo fianco: la Yarara Champ Edition nell’innovativa versione Liquid. Per il talento italiano della Vibor-A, con la sua forma a lacrima “è una racchetta che ti permette un grande controllo sulla pallina ma, soprattutto, ti assicura la violenza del colpo”. E aggiunge: “È una racchetta estremamente versatile in grado di aiutare il gioco assecondando in ogni momento le tue necessità”. 

DSC_0015.jpgGrazie all’ottimo feeling maturato con il nuovo modello della Vibor-A – racchetta per altro con cui gioca anche il compagno Michele Bruno – Luca Mezzetti ha conseguito in questa prima fase di tornei risultati importanti: nelle due settimane di tornei al Foro Italico hanno raggiunto le semifinali agli Open 2017 e gli ottavi agli Internazionali Fip 500; hanno conquistato le semifinali degli Open al TC Parioli di Roma e recentemente si sono aggiudicati la tappa del circuito Acuero al Flaminio Sporting Club.

Alle spalle di ogni buon risultato conseguito sul campo da paddle si cela prima di tutto l’allenamento. Allenamento che non deve essere soltanto con racchetta in mano – quindi tecnico e tattico – ma anche fisico, come spiega lo stesso Mezzetti: “La parte atletica io e Michele la svolgiamo per conto nostro ma di base facciamo palestra, ripetizioni fuori dal campo e scatti brevi in campo”. Diviene fondamentale, infatti, replicare tutti i movimenti che si andranno a fare in partita, come abbiamo già evidenziato in un altro articolo dedicato alla preparazione fisica.

DSC_0354.jpgInsieme a Tomas Mills i due giocatori Vibor-A si concentrano invece su altri aspetti e in particolar modo sull’uscita da parete e sulle carte da giocare in situazioni di difesa: “Mills ci sta allenando molto su come difendere bene per non essere contrattaccati: al tradizionale pallonetto alterniamo colpi più velenosi che ci permettano di attaccare ribaltando la situazione a nostro vantaggio”.

“Generalmente – continua Mezzetti – va evitata la palla corta a meno che non sia inaspettata e l’avversario si trovi lontano dalla rete”. Ma avverte: “Lo stesso si può dire per lo smash: è un colpo da utilizzare con cautela e soltanto quando si è sicuri di far uscire la pallina dal campo”.

Oltre ai duri allenamenti, per conseguire successo in questo sport è necessario trovare il giusto equilibrio e affiatamento con il proprio compagno di gioco. “Con Michele ci conosciamo fin da piccoli e siamo prima di tutto ottimi amici. Con lui ho trovato da subito la giusta sintonia”. “Cosa mi piace di lui più di tutto? Che mena in campo come me”. E si lascia andare a una sonora risata.

 

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