news

Monviso Sporting Club, le 5 mosse che hanno reso grande il circolo

Non solo Roma. Il padel impazza anche in Piemonte grazie alla ricetta dello storico club torinese in grado di coniugare massima disponibilità e professionalità con un attento programma di crescita e scuola padel

IMG-20180321-WA0025.jpgUna tribuna, recentemente ristrutturata, e una gigantografia con foto in bianco e nero a ricordare gli anni ruggenti dell’Italia in Coppa Davis. L’Italia degli indomabili Adriano Panatta, Nicola Pietrangeli e Corrado Barazzutti. E proprio al Monviso Sporting Club, nel lontano 1970, l’appena ventenne ragazzo prodigio di Roma esordì contro la Cecoslovacchia nella massima competizione tennistica a squadre. E dallo storico club torinese, fondato nel 1968, iniziò la scalata verso i successi nel circuito del grande Slam.

Da allora il tennis è sempre stato il principe del circolo piemontese fino a quando, per idea e intuizione dell’imprenditore Stefano Ponzano, si cominciò a investire nel padel inaugurando il primo campo nel 2015.  

La svolta, però, arrivò poco tempo dopo: un tennista e socio storico del Monviso, Roberto Ferrero, capì le potenzialità del nuovo entusiasmante sport e iniziò, insieme a Fabrizio Rostagno, a supportare l’attività di promozione sul territorio. E fu subito un successo: “In poco tempo dai quattro gatti che eravamo all’inizio”, come ama scherzare lo stesso Ferrero, “siamo passati oggi ad avere uno zoccolo duro di oltre 400 giocatori e 90 agonisti”. 

18623370_825648027585521_551414887950889791_o.jpgOggi sono stati realizzati cinque campi, tre indoor e due outdoor, “ma le richieste sono così tante che vorremmo espanderci”, racconta Roberto Ferrero che, insieme a Stefano Ponzano e Fabrizio Rostagno, formano un triumvirato con ruoli e compiti ben definiti; sono così ben assortiti e strutturati che hanno reso in poco tempo il club torinese punto di riferimento per il padel in Piemonte.

Tanti gli eventi organizzati per coinvolgere il largo pubblico di amatoriali e far conoscere questo sport in provincia, a cominciare dai tornei all’americana. “Coccoliamo i nostri giocatori, le persone che si affacciano per la prima volta al mondo del padel o al Monviso Sporting Club: è anche questa la nostra forza”, sottolinea Roberto al telefono. “Inoltre siamo riusciti a creare un movimento femminile molto forte, attivo, coeso e vivace che fa perno su una tribù di 50 donne”.

IMG-20180321-WA0031.jpgPer quanto riguarda il settore agonistico, il Monviso conta oggi su una novantina di atleti di ogni età suddivisi in quattro squadre: una iscritta in Serie B, tre in Serie C. “Ma stiamo pensando di iscriverne altre in Serie D per venire incontro alla tantissime richieste dei padelisti”.

A militare nella squadra di B c’è per questa stagione un volto noto ed esempio virtuoso del padel italiano: il nazionale Matteo Spizzica. “Su spinta di Stefano Pupillo, con Matteo Savoldi abbiamo deciso di tentare questa nuova avventura a Torino. Una scommessa per noi visto che all’inizio erano tante le incognite”, racconta l’atleta azzurro. “Ho trovato un bellissimo gruppo, compatto ed eterogeneo per età con molti giovani promettenti”, sottolinea Spizzica. “Data la nostra esperienza nel padel, ci proponiamo di essere guida soprattutto per le nuove generazioni, aiutandoli a maturare”. 

29468189_990916024392053_978927483183169536_o.jpgL’obiettivo della stagione? “All’inizio credevamo fosse la salvezza poiché si tratta di una neopromossa”, risponde il campione di padel, “ora invece non ci poniamo limiti: se dovessimo superare il girone, ci giocheremo il tutto per tutto per un’eventuale promozione in A”.

E a proposito di giovani lo storico club di Torino può vantare un prolifico vivaio: a parte la bravura nel coinvolgere e avviare al padel i bambini delle elementari e medie (sono una ventina gli iscritti ai corsi), vanta alcuni ragazzi U14 e U16 nel giro della Nazionale come Alessandro Ferrero, che ha preso parte alla spedizione azzurra agli scorsi Mondiali Juniores a Malaga, Alessandro Agiato e Alessandro Demo.

29343298_989762094507446_8294587558118031360_o.jpgSempre in tema di Nazionale, il Monviso ha ospitato recentemente il raduno della squadra femminile. Tra le convocate la nostra Chiara Pappacena, giocatrice Superpadel con la sua Black Mamba Edition. Perlatro la campionessa romana ha vinto la seconda tappa del circuito Slam, ospitato al Monviso, in coppia con Giulia Sussarello. “In finale contro la coppia Dolce-Camorani siamo state perfette, abbiamo espresso il nostro miglior gioco”, dichiara la Pappacena. Che ha anche parole per il club ospitante: “La cornice è delle più suggestive perché ci troviamo in un circolo storico di Torino, hanno una bella struttura e, soprattutto, sono ben organizzati”.

IMG-20180321-WA0030.jpgFiore all’occhiello del club è sicuramente la scuola di padel su cui il triumvirato punta molto. Ne è una prova la scelta di coinvolgere Gustavo Spector come coordinatore del Monviso Padel School che da quest’anno affianca lo spagnolo Nicolas Barroso a cui si deve l’avviamento. Una volta al mese Spector organizza clinic e stage intensivi. 

Alla luce delle tante richieste per corsi e lezioni private, è stata formata una squadra di maestri competenti e di ampio respiro che hanno messo in piedi una vera e propria Academy del padel con metodi di insegnamento condivisi e coordinati. Per i corsi avanzati di padel è stato coinvolto il preparatore atletico Jacopo Zona.

Padel-in-carrozzella-Monviso-Padel-Club-Torino.jpgInfine Ponzano, Ferrero e Rostagno hanno sposato i temi della solidarietà, promuovendo all’interno del circolo tornei e partite di padel in carrozzina per disabili. “La spinta propulsiva – spiega Ferrero – è nata quando abbiamo ospitato a luglio 2016 gli Assoluti di tennis in carrozzina: in quell’occasione, supportati da due top player spagnoli di padel, abbiamo coinvolto alcuni giocatori dei campionati a cimentarsi anche nel padel”. Un successo, una scommessa vinta che ha incoraggiato gli organizzatori a ripetere l’evento ogni anno.

 

chiudi-menu
seguici su