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La scelta della racchetta ideale

L’acquisto di un modello è forse il momento più importante per un giocatore di paddle. In questo primo articolo analizzeremo quattro variabili: grip, piatto, profilo e peso

Sia per un professionista sia, a maggior ragione, per un neofita è fondamentale la scelta della racchetta. Come ci hanno spiegato alcuni giocatori e maestri federali, non è detto che un consiglio sia sempre un “buon” consiglio. Certo, esistono modelli più “semplici” con cui giocare o iniziare a praticare il paddle e altri che richiedono invece una manualità e un’esperienza che si acquistano soltanto dopo anni di incontri.

Esistono tuttavia dei parametri che ognuno di noi deve tenere in considerazione quando ci troviamo di fronte a una parete stracolma di racchette. Perché, a differenza del tennis, marche e modelli sono numerosissimi

In questo primo articolo analizzeremo il grip, il piatto, il profilo e il peso.

 

GRIP

Il grip o manico è la zona dove si impugna la racchetta. Alcuni giocatori amano avvolgere questa parte con un overgrip, un nastro adesivo sottilissimo che ottimizza l’impugnatura, assorbe il sudore e, soprattutto, si può sostituire facilmente e frequentemente. Esistono diverse tipologie, studiate anche in base alle condizioni climatiche in cui si gioca. Il primo consiglio è quello di cambiare il grip o l’overgrip con regolarità così da assicurare sempre una presa ottimale sull’impugnatura. Inoltre la scelta di ricorrere allo strato aggiuntivo deve essere dettata dalla necessità di avere il manico della grandezza desiderata. Attenzione giocatori: il ricorso all’overgrip modificherà il bilanciamento della racchetta, spostando il peso verso il manico.

 

PIATTO

Il piatto di una racchetta è costituito dalle due facce simmetriche con cui si colpisce la pallina da gioco. Esistono diverse forme e materiali che influenzano il tipo di gioco. Le superfici possono essere lisce o rugose per dare meno o più effetto alla palla. Le racchette top di gamma sono in fibra di carbonio.

 

PROFILO

Il profilo influenza la velocità di uscita della palla dalla racchetta: più è spesso più il colpo sarà penetrante. Il massimo consentito dal regolamento è 38 millimetri.

 

PESO

Il peso della racchetta è uno dei parametri più importanti da tenere in considerazione e non soltanto per le eventuali ricadute medico-fisiche come l’epicondilite. Questo valore dipende dal materiale iniettato dentro e dal numero di strati con cui è stato realizzato un modello. Sfatiamo un mito: una racchetta più leggera non necessariamente tutela il braccio di un padelista; durante l’inverno, con le palle più pesanti e umide, al braccio è richiesto uno sforzo maggiore se la racchetta pesa poco. Di conseguenza si è più soggetti a infiammazioni.

vibor-a-fuera copia.jpgLa scelta del peso – variabile assolutamente indipendente dal bilanciamento che ne influenza la maneggevolezza – varia in base a corporatura, prestanza fisica e caratteristiche di gioco. Perciò più salgono il livello di gioco e la costituzione fisica, più pesante dovrà essere la racchetta. Per i neofiti, quindi, è consigliabile un modello abbastanza leggero, maneggevole e che consenta di sentire il colpo.

L’esperienza ci sta insegnando che per una donna i pesi adeguati si aggirano fra i 355 e i 370 grammi mentre per un uomo fra i 370 e i 385 grammi.

Analizziamo ora i pro e i contro di una racchetta troppo leggera o troppo pesante. Nel primo caso è più facile che si rompa prima, uscirà meno veloce dal piatto e potrebbe rischiare di infiammare tendini e articolazioni. Al contrario una racchetta eccessivamente pesante può ledere le articolazioni, rallentare l’esecuzione dei colpi e la velocità di una risposta a rete, ma la palla acquisterà maggior potenza.

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