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Finali WPT, i motivi di un successo senza tempo

Vi raccontiamo come sono andate le finalissime dell’Estrella Damm Master Final ma, soprattutto, perché la tappa conclusiva del World Padel Tour è un evento da non perdere assolutamente. Nell’attesa del prossimo anno

Le lacrime di felicità le inumidiscono il viso provato dalla finale, la voce esce spezzata per l’emozione e il momento tanto atteso. Tutt’intorno una folla di 7.000 spettatori la applaude in piedi e la saluta cantando a squarciagola il suo nome. 

Alejandra Salazar a stento riesce a parlare al microfono: grazie a una partita impeccabile, la più forte giocatrice di padel a destra è stata incoronata “Maestra” insieme alla compagna Marta Marrero: con un inappellabile 6/3–6/2 vincono l’Estrella Damm Master Final, le finalissime del circuito World Padel Tour.

alejandra-salazar-final_estrella_damm_master_final_2018_-08-1170x688.jpgLa bionda Ale ha mandato così in frantumi il sogno di Mapi e Majo Alajeto di vincere il loro terzo titolo consecutivo. Le gemelle atomiche sono scese in campo goffe, senza idee e con un gioco facilmente arginabile. Mapi, sulla destra, ha complicato la vita alla sorella sbagliando ogni bandeja. Anche in occasione del match point ha scaraventato la palla sulla parete,  giusto epilogo a una partita disastrosa. 

A pesare sicuramente sulla prestazione delle Alayeto c’è stata la partita del giorno prima contro Amatriain e Llaguno. Partita di tre ore da cui sono uscite molto provate. Ciò, però, non toglie meriti alla Salazar e alla Marrero che, grazie a prestazioni superlative durante tutta la manifestazione sportiva, ritrovano il sorriso seppur per ragioni differenti: Alejandra ha dimostrato di essersi pienamente ristabilita dal terribile infortunio a giugno 2017 quando, durante la finale del Valladolid Open contro le gemelle atomiche, si lesionò il legamento crociato anteriore; Martita, invece, è tornata alle vittorie che contano dopo una stagione passata prevalentemente al fianco della Tenorio, certamente non all’altezza della madrilena. 

marta-marrero-alejandra-salazar-final_estrella_damm_master_final_2018_-17-1170x780.jpgE così, mentre la Marrero si tuffa nel sottopasso che la condurrà nello spogliatoio, quasi a voler dire “Il momento è tuo Ale, goditelo”, la Salazar si diverte con il pubblico che l’ha aspettata per più di un anno e che l’ha sostenuta durante tutto il torneo. Mentre l’arena si riempie delle note di “Sin pudiera”, la canzone neomelodica di David Demaria, la campionessa madrilena si tuffa nella folla, regala racchette da padel, dispensa sorrisi, autografi e selfie, balla con lo staff e un nutrito gruppo di sostenitori. È il suo momento e lo abbraccia intensamente come fa con ogni tifoso sugli spalti della Madrid Arena.

Dopo la finale femminile e uno stacchetto musicale dai toni natalizi, a scendere sul campo da padel sono gli uomini: Lima-Belasteguin contro Gutierrez-Sanchez. Un match che conferma da subito la sua spettacolarità, mettendo di fronte i due giocatori più forti del World Padel Tour: Sanyo Gutierrez contro Fernando Belasteguin, destra contro sinistra. I numeri uno partono forte e si portano sul 5-1. L’argentino e il brasiliano, che sembravano ormai sopraffatti, cambiano allora strategia e aggrediscono di più la rete. Riescono così a ribaltare il risultato vincendo il primo set al tie break (7-6).

fernando-belasteguin-final_estrella_damm_master_final_2018_-27-1170x714.jpgSanyo e Maxi partono bene anche nel secondo poi, però, accade nuovamente qualcosa di straordinario: sul 3-1 Bela e Lima riescono ancora una volta a capovolgere la partita a loro favore, vincendo per 6-3 e conquistando il titolo di “Maestros” di padel 2018. 

Ed è allora che Belasteguin si lascia andare, scaricando la tensione con lacrime. Quelle stesse lacrime liberatorie della Salazar perché, come per lei, “el rey” ha vissuto una stagione travagliata per via degli infortuni che lo hanno afflitto.

Assistere a una tappa del World Padel Tour o, ancora meglio, al Master finale vuol dire tanto per noi italiani che solo da pochi anni lo pratichiamo in maniera più consistente facendolo crescere a livello amatoriale e agonistico. Perché, entrando nell’arena, si apre davanti a noi un mondo nuovo. A parte lo spettacolo e le magie che questi campioni sanno regalarci, abbiamo la possibilità di capire meglio cosa significhi giocare davvero a padel.

IMG-20181214-WA0019.jpgIl punto di forza del World Padel Tour è, poi, nell’organizzazione accorta e capillare dell’evento. È la cornice attorno a fare la differenza. Cornice che, per l’appunto, non si esaurisce nel campo ma che coinvolge tutto il mondo del padel a 360 gradi: dagli stand degli sponsor alle partite dimostrative con i propri beniamini, dalle attrazioni agli eventi collaterali passando per i momenti di convivialità con le stelle WPT. E infine ci sono le clinic organizzate da spagnoli e italiani, come quelle in cui è impegnata la nostra Carlotta Casali o Diego Mieres della Vibor-A, che coinvolgono centinaia di appassionati nei tantissimi club di padel di Madrid.

Quale immagine ci portiamo a casa? Un lungo tunnel di alluminio rischiarato dai colori rosso e blu, rappresentativi del circuito, e dalle due scritte “World Padel Tour” con logo; in sottofondo gli applausi, il tifo, la voce del giudice-arbitro e i rumori dei colpi sulla palla che accompagnano i nostri passi verso il tempio del padel.

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