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Foro Italico, Fip 500: il Vibor-A Team eliminato agli ottavi con onore

Non bastano le ottime prestazioni di Michele Bruno e Francesca Pomponi per superare lo scoglio delle coppie Fanti-Restivo e Dolce-Testud. Applausi per aver regalato tanto spettacolo in campo, dimostrando segnali importanti di crescita

I giocatori del Vibor-A Italia Team escono a testa alta dai campi del Foro Italico. Pur disputando un’ottima partita, a livello di gioco e intensità, Michele Bruno e Francesca Pomponi non riescono a superare gli scogli delle coppie Fanti-Restivo e Dolce-Testud. 

 

Escono dalla gabbia a testa alta, certo con un po’ di rammarico, ma rimane il segno di una prestazione incoraggiante per un torneo, il Fip 500, che ha coinvolto numerosi giocatori di alto livello, nazionali e soprattutto internazionali.

 

A caldo, sentendo i principali attori del movimento del padel italiano parlare a bordo campo, sono tutti d’accordo che la strada imboccata è quella giusta: soltanto rispetto a un anno fa, il livello è cresciuto così come la consapevolezza delle potenzialità e della maturità di questo gruppo di atleti.

mezzetti-bruno.JPGIniziano forte Michele Bruno e Luca Mezzetti al primo set del match contro Emanuele Fanti e Juan Restivo. Reattivi, veloci sulle gambe, lucidi e sereni sul sintetico del Foro Italico. Giocano e picchiano la palla soprattutto sul lato destro del campo, presidiato da un Lele Fanti in evidente difficoltà. In poco tempo i due giocatori conquistano il primo set per 6/3.

bruno1.JPGPoi il buio. Al rientro sul terreno di gioco qualcosa è cambiato, la luce si è spenta e la convinzione di tenere la partita in pugno ha vacillato. Cadono nella trappola tesa dagli avversari: Lele Fanti cresce e concede pochissimo; Juan Restivo, di prepotenza, incomincia a prendersi gran parte del campo da padel e a entrare su tantissime palle; Michele e Luca iniziano a giocare con la paura, perdono lucidità, commettono errori ingenui per la fretta di chiudere lo scambio. Temono, forse, di non essere in grado di fraseggiare con l’argentino, il numero 40 del World Padel Tour. In poche parole, perdono quello smalto che li avevi portati pochi giorni prima a vincere l’Open al Foro Italico. Così il secondo set scivola via (6/0).

“C’è stato un blackout totale – spiega Michele Bruno a margine del match – come se ci fossimo accontentati di aver portato a casa il primo set: Fanti è salito molto, Restivo si è introdotto di più nel gioco mentre nel primo set lo avevamo di fatto quasi escluso”. “Alla calma e alla pazienza con cui avevamo iniziato il torneo abbiamo presto sostituito l’aggressività e la potenza su ogni palla, ma è stato controproducente: Juan è stato bravissimo a leggere in anticipo le nostre mosse e a rimettere la palla dentro il campo a ogni nostro smash”. Anche al terzo set la musica non cambia e la coppia Fanti-Restivo vince, approfittando dello spaesamento degli avversari.

bruno2.JPG“Dal campo usciamo a testa alta – conclude il giocatore della Vibor-A con la sua Yarara Champ Edition – perché nel primo set abbiamo giocato un ottimo padel mettendo in difficoltà una coppia così tosta. Il percorso di crescita è concreto e ci fa ben sperare. I nostri complimenti vanno a Juan e Lele e alle qualità dimostrate sul campo”.

pomponi3.JPGNel doppio femminile Francesca Pomponi e Martina Totò, alla sua quarta partita di padel nella sua vita, affrontano giocatrici solide e di esperienza come Sandrine Testud e Cristina Dolce. Iniziano bene, lottando su ogni palla e con in mente la strategia di giocarsela tutta sulla Dolce, provando a metterla in difficoltà. All’inizio la tattica si dimostra vincente ma poi le avversarie si riorganizzano e salgono in cattedra, mettendo all’angolo Francesca e Martina, giocatrici Vibor-A con le loro Naya. Poca lucidità in campo, nervosismo che è cresciuto con l’incalzare dei game, poca variabilità sul campo da padel le hanno costrette a cedere le armi, in due set, a Sandrine e Cristina.

toto.JPG“Oggi esco dal terreno di gioco con poco rammarico – è il commento a caldo di Martina Totò – perché ho iniziato con il padel da pochissimo: ho bisogno di tempo per allenarmi e maturare; accanto a Francesca, sono convinta, potremo fare grandissime cose”. “La nostra strada è solo all’inizio”.

Si trova perfettamente d’accordo la compagna che, analizzando la partita appena finita, ci spiega con rammarico cosa è andato storto: “Abbiamo cercato di seguire la nostra strategia fin dai primi scambi, poi è venuta meno la tranquillità per poter giocare assecondando i nostri schemi tattici”. “La fretta di voler chiudere subito – aggiunge la giocatrice Vibor-A – e la mancanza di un’idea chiara nel gioco per ribaltare scambio e risultato non ci sono state d’aiuto”.

pomponi-toto.JPG“Voltata pagina, torneremo in campo con il sorriso e la grinta giusta per crescere e maturare insieme. Ci metteremo sotto con gli allenamenti anche per conoscerci meglio in campo e creare sintonia, aspetto fondamentale nel padel”.

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