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Area Sporting Club, il padel al ritmo del Rock

In due anni il circolo romano ha rivoluzionato struttura e filosofia affidandosi al piano di rinnovamento della Padel Rock: quattro campi da padel, lounge area panoramica, proshop accogliente e ben fornito

area foto.jpgDei due campi da padel che in passato facevano da contorno all’Area Sporting Club non c’è più traccia. Al loro posto ha preso vita un progetto più ambizioso che guarda ai cugini di Spagna, una piccola grande rivoluzione firmata Padel Rock, l’associazione che ha per soci Francesco Leone e Nicola Carusi: quattro campi da padel di ultima generazione nel verde collinare di Roma nord e, al centro, uno spazio allestito come lounge area e zona relax. 

A completare il quadro, all’interno della struttura è stato disegnato un accogliente e raffinato proshop: non solo un negozio per l’accessoristica dedicata al padel, ma anche uno spazio confortevole dove trascorrere momenti rilassanti in compagnia degli amici e della numerosa famiglia Padel Rock.

 

In due anni la Padel Rock di Francesco Leone e Nicola Carusi ha rivoluzionato aspetto e vision dell’Area Sporting Club. Perché, se prima di prendere in mano la gestione dei due campi, il padel era vissuto come attività complementare alle tante discipline offerte dal circolo, oggi è diventato cuore pulsante dell’offerta sportiva. Quattro campi in linea con gli standard World Padel Tour, tre segretarie, cinque maestri federali e una squadra di livello che punta a grandi risultati

 

DSC_0268.JPGPer Bono degli U2 “l’energia del rock ‘n’ roll è quella di abbattere il muro della fantasia” mentre per i Metallica “quando cominciamo a fare rock non vorremmo più fermarci”. Provate a sostituire la parola “rock” con “padel” e troverete la stessa verve e filosofia che animano l’associazione dei due maestri Superpadel. Un fremito, una scossa che i due hanno voluto dare al movimento al pari delle due band, simbolo del rock internazionale, con i loro testi e concerti.

DSC_0228.JPG“Avevamo lo spazio per costruire cinque campi da padel ma abbiamo preferito lasciare una zona relax al centro perché la nostra vuole essere innanzitutto un’associazione: quindi un luogo dove conoscere gente, fare amicizie e vivere la convivialità di questo sport”, ci racconta Francesco Leone nel salottino del proshop, circondato dalla nuova collezione di racchette Vibor-A. “Da lì gli ospiti si godono la vista sui quattro campi: possono guardare contemporaneamente le partite degli altri giocatori sorseggiando una bevanda”.

C’è anche molto World Padel Tour all’Area Sporting Club: non parliamo soltanto di giocatori (il prossimo anno vestiranno la casacca della Padel Rock fenomeni come Maxi Sanchez e Majo Alayeto), ma anche di campi. L’impronta WPT è nei vetri e nel tappeto, entrambi molto veloci e divertenti. Il massetto è drenante, il che permette all’acqua di defluire rapidamente. Si può giocare a padel sotto la pioggia o aspettare poco tempo prima che il manto sintetico si asciughi.

DSC_0283.JPGAll’interno della gabbia, ogni giorno, sono a disposizione degli allievi ben cinque maestri, la cui competenza è riconosciuta a livello non soltanto italiano: oltre a Francesco Leone e Nicola Carusi, vi lavorano Sebastiano Sorisio, Marcelo Capitani e Sandrine Testud. Quest’ultima responsabile del movimento femminile.

“Contiamo in media 15 partite al giorno e almeno tre turni. Il meteo? Non ci fa paura grazie alla qualità dei campi”, ci spiega Chicco Leone. E ha ragione il numero uno della Padel Rock quando parla di “impresa di padel”: oltre a offrire un servizio a 360 gradi, ha rivoluzionato il concetto di circolo di padel e sport. “Non sarebbe stato possibile immaginare tutto ciò senza il supporto e la lungimiranza della proprietà dell’Area Sporting Club: ringrazio Silvio Toriello e Alessandro Lucci che ha portato avanti il progetto fino alla sua conclusione”.

La rivoluzione “rock” di Leone e Carusi tocca anche il Campionato italiano a squadre. “In due anni abbiamo compiuto un percorso di crescita costante che ci ha portato nel 2018 sul terzo gradino del podio. Quest’anno puntiamo ad arrivare fino in fondo: per questo abbiamo formato un super team con assi del calibro di Maxi Sanchez, Majo Alayeto, Tamame, Burzi, Capitani, Starace e tanti altri”. A gestire la truppa dalle forti personalità sarà un coach di lunghissima esperienza: Leo Padovani.

padel rock.jpgTanto entusiasmo ed energia positiva hanno trasformato il padel nell’Area Sporting Club. Non si tratta, quindi, soltanto degli importanti investimenti o dei servizi accessori realizzati, ma di una vision che ha guardato innanzitutto a gettare le basi per il movimento di giocatori: quell’atmosfera di familiarità che si respira quando si entra, quello spirito che ha reso il club una realtà imprescindibile nel panorama del padel italiano. Una realtà a cui, però, manca soltanto un ultimo tassello del puzzle: le coperture dei campi. “Ma a quelle – sorride sornione Leone – ci penseremo il prossimo ottobre”. 

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